I ventilatori ad Acqua come alternativa ai Condizionatori

Uno dei punti deboli dei condizionatori d’aria è sicuramente rappresentato dal loro eccessivo consumo. La tecnologia è andata avanti, ora molti modelli sono in classe A++, un inverter da 9000 Btu a regime non consuma più di 400-500 watt. E’ comunque tanto. Mezzo chilowatt l’ora significa spendere circa 10 centesimi di euro circa ogni 60 minuti. L’alternativa da prendere in considerazione per chi non ama l’aria condizionata e vuole risparmiare sulla bolletta energetica è rappresentata dai ventilatori ad acqua.

Ventilatori ad acqua come funzionano?

Lo spiegheremo in maniera semplice: avete un ventilatore in casa? Mettevi ad una distanza di 1 metro circa. Ora prendete un blocco di ghiaccio e ponetelo davanti al ventilatore. Avete una sensazione di maggiore freschezza? I ventilatori ad acqua funzionano così. Pale che girano per smuovere l’aria davanti alle quali è posta acqua o ghiaccio.

Sul mercato ci sono tanti modelli. All’apparenza sembrano dei normali condizionatori portatili, ma basta dare un’occhiata all’etichetta dei consumo per capire che non si tratta di aria condizionata. Un ventilatore ad acqua infatti consuma una cinquantina di watt, molto poco.

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Ventilatori ad acqua sono anche quelli che vediamo spesso nelle piazzole dei bar all’aperto, vicino ai tavolini. In questi casi si tratta di ventilatori con un nebulizzatore. Un tubicino spruzza acqua ad intervalli regolari che viene spinta dalle pale del ventilatore. Percepiamo una maggiore freschezza.

L’acqua arriva dal serbatoio posto all’interno del ventilatore o in alcuni casi dall’allaccio diretto al rubinetto. Uno dei modelli più economici è sicuramente quello di Argo, il suo Polifemo Breeze è un ventilatore ad acqua con una tanica da 2,5 litri che garantisce un’autonomia di 8 ore per uno prezzo di 120 euro. Il ventilatore con acqua può utilizzare anche un pannello a nido d’ape imbevuto. E’ messo frontalmente alle pale che quando girano vorticosamente rinfrescano in maniera maggiore e purificano l’aria dalla polvere.

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Ventilatore ghiaccio

Il ventilatore con ghiaccio è quello che usa invece i sibernini. Sono quei portaghiaccio blu che inseriamo nel freezer. Quando sono ghiacciati si infilano nel portaghiaccio del ventilatore che ci fa passare l’aria utilizzando le pale di ventilazione. L’aria che esce è piú fresca. Ovviamente il ghiaccio va messo in freezer appena si riscalda.

Ci sono poi i raffrescatori ad acqua un po’ più professionali. Sicuramente quelli di FERRARI sono molto efficaci anche se il consumo è simile a quello di un condizionatore. In questo caso sono da preferire a chi non ama o ha problemi con l’aria condizionata. Il Ferrari G3 ha un consumo dichiarato di 90 watt. Ha una riserva di acqua di 38 litri e la casa madre garantisce un abbassamento di temperatura di 7 gradi Centigradi. Il consumo medio di acqua è di 4-6 litri l’ora e può rinfrescare una stanza di circa 45 mq. Dotato di rotelle può essere facilmente trasportabile.

Il KLARSTEIN Maxfresh WH ha un serbatoio da 6 litri per una portata massima di rinfrescamento di 444 m³/h. Dotato di timer per accensione e spegnimento automatico e funzione Ionizzante per rimuovere la polvere, 4 velocità di ventilazione e 3 modalità: Normal / Sleep / Natural, 3 velocità minimo, medio e massimo, Volume d`aria trattata alla massima velocità 450m3 l’ora.

Il Oneconcept Kingcool fa parte dei ventilatori rinfrescanti. E’ uno dei modelli piú grandi presenti in commercio per questa tipologia di prodotti con un serbatoio d’acqua di ben 8 litri per una potenza massima di 95 watt. Può essere programmato lo spegnimento notturno per un massimo di 7.5 ore ad intervalli di 30 minuti, un gran bel prodotto che può rappresentare una valida alternativa per chi non ama l’aria condizionata ma vuole ugualmente stare al fresco.

 

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