Per quel che riguarda l’installazione di un condizionatore portatile le cose da dire non sono molte. Si tratta di un apparato elettrico molto facile da utilizzare e che non richiede nessun tipo si scasso a muro per il suo utilizzo. L’unica incombenza è quella del tubo di scarico dell’aria calda da connettere con il mondo esterno. La cosa più semplice sarebbe quella di realizzare un buco del diametro del tubo direttamente sul vetro. Per fare ciò basta portare la finestra dal vetraio.
La cosa potrebbe essere di non facile realizzazione. In quest’ultimo caso possiamo prendere una tavola di legno della grandezza della finestra e praticare un foro in messo. Abbasseremo le tapparelle fino a far incontrare la tavola. E’ un modo un po’ rozzo ma ci permette di usare il condizionatore portatile anche in altre stanze, sempre che le finestre siano uguali di dimensioni. Come ultima soluzione possiamo acquistare QUESTA GUARNIZIONE che si monta facilmente intorno alla finestra per non far rientrare il calore, ottimo anche in inverno come isolante termico.
Altrimenti si accosta la finestra e ci si infila il tubi di scarico. Anche in questo caso la soluzione non è ottimale perchè il caldo dell’esterno rientrerebbe dalla finestra accostata. Insomma le soluzioni sono molte, cercate quella che fa per voi.
Un modello valido di condizionatore portatile che vi consigliamo per l’acquisto:
Di tutt’altro tenore l’installazione di un condizionatore fisso composto da motore esterno e uno, o più, split interni. L’unità che va collocata fuori dalla nostra abitazione presenta le problematiche più grosse. I motori infatti, oltre ad essere ingombranti, sono anche rumorosi e, ovviamente, lasciano sfiatare l’aria calda del processo di refrigerazione.
Controllate con l’ufficio tecnico del vostro comune se ci sono problemi di decoro urbanistico per l’installazione, nei centri storici infatti i motori dei condizionatori sono banditi. Problemi potrebbero sorgere anche con il vostro condominio anche se, all’interno della vostra proprietà (ad esempio sul balcone), siete padroni, a meno di non arrecare danno ai vicini. Il danno potrebbe essere collocato nell’ambito del disturbo della quiete pubblica. Ciò potrebbe essere vero se dimostrato che il condizionatore quando è in funzione fa un rumore non tollerabile (molto difficile, siamo sui 50 db di rumorosità pari a ad una chiacchierata fra due persone come livello di inquinamento acustico). Pensate quindi bene a dove collocate il motore, non proprio di fronte alle finestre del vicino. Controllate comunque sui dati tecnici del condizionatore quanto è il livello di rumore quando è in funzione, si misura in decibel (db).
Quanto costa installare un condizionatore fisso:
dipende da una serie di fattori. In primis la distanza tra split e condizionatore. Solitamente sotto i 2,5 metri gli installatori onesti fanno pagare non più di 150 euro + iva escluse staffe per il motore esterno. A Catania e Napoli potremmo pagare un po’ di meno a Torino e Milano un po’ di più. Le staffe costano una ventina di euro e sono dotate di gommini che assorbono le vibrazioni del motore quando è in funzione. Qualcuno, un po’ furbescamente, si spinge addirittura a 300 euro, ma sono prezzi fuori mercato, cambiate installatore.
Un installatore deve per forza di cose presentarsi con uno strumento che si chiama “pompa del vuoto“. Serve proprio a creare il vuoto all’interno del circuito dei tubi di refrigerazione. Prima però realizzerà due buchi sul muro perimetrale per far passare i tubi. Una volta collegati infatti motore e split interno deve essere realizzato il collegamento elettrico (è necessario anche un lavoro del genere per far arrivare la corrente al condizionatore). A questo punto ci vogliono una 40ina di minuti per realizzare il vuoto all’interno del circuito e per caricare il refrigerante (R410) o R32 che montano alcuni nuovi modelli, già all’interno della macchina, ma che potrebbe aver bisogno di “rabbocchi”.
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