In Italia non hanno mai preso piede come in altri paesi, ma da un po’ di tempo le cose stanno cambiando. Parliamo dell’ uso dei condizionatori in pompa di calore per riscaldarsi in inverno come alternativa ai termosifoni alimentati a gas metano. Il motivo per cui non abbiamo mai considerato questo sistema per il riscaldamento della casa è legato all’ alto costo dell’ energia elettrica nel nostro paese. Tutti i nuovi condizionatori fissi possono funzionare in pompa di calore, basta schiacciare l’icona del “sole” sulla modalità del telecomando. Ci sono anche condizionatori portatili caldo freddo che presentano questa opzione.
Come detto ci sono un po’ di novità. Il condizionatore può rappresentare veramente un’alternativa al riscaldamento classico a gas, specie se si presentano una serie di condizioni, vediamo da vicino quali. In questa piccola guida vi daremo anche una serie di consigli per scegliere se utilizzare il classico split in pompa di calore o la caldaia a gas.
La novità più succulenta è rappresentata dalla possibilità di utilizzare la tariffa D1 per la bolletta elettrica per chi decide di usare come mezzo per riscaldarsi solo elettrodomestici in pompa di calore. Si tratta di una fase di sperimentazione che terminerà il 31 dicembre 2015. In questo lasso di tempo si può risparmiare tantissimo perchè le tariffe della D1 sono più basse del 30% rispetto a quelle D2 (utilizzata per abitazioni domestiche con potenza fino a 3 Kw) e D3 (utilizzata per abitazioni domestiche oltre i 3 Kw).
Per utilizzare la D1 occorre che nella casa dove è allacciato l’apparato in pompa di calore, esso sia l’unico metodo per riscaldarsi, non ci deve essere una caldaia, inoltre non deve essere “seconda casa” per il proprietario.
Attenzione però perchè la convenienza c’è fino a che non superiamo un consumo totale annuo di 4.500 kWh se avevamo la tariffa D2 e di 2.700 kWh se avevamo la tariffa D3. Per maggiori informazioni date un’occhiata a questo documento.
Se installate dei pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica siete a cavallo. L’energia prodotta durante il giorno dai moduli potete impiegarla per alimentare i condizionatori in pompa di calore. Ricordate che anche per tutto il 2023 potete godere delle detrazioni fiscali del 50% se installate un impianto fotovoltaico, pure se non state facendo una ristrutturazione edilizia. Attenzione però perchè durante la notte, quando i pannelli non producono, dovete acquistare l’energia elettrica dal gestore per alimentare i condizionatori, o in alternativa utilizzare la caldaia a gas.
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Climatizzatore o termosifone ?
La scelta tra un climatizzatore o un termosifone da usare in inverno dipende da diversi fattori, tra cui le preferenze personali, le caratteristiche della tua abitazione e le tue esigenze specifiche. Ecco alcuni vantaggi e svantaggi da considerare per entrambe le opzioni .
Termosifone alimentato a caldaia:
Vantaggi:
- Efficienza energetica: I termosifoni alimentati a caldaia tendono ad essere più efficienti dal punto di vista energetico rispetto ai climatizzatori alimentati a corrente elettrica. Una caldaia ben mantenuta può fornire un riscaldamento uniforme ed efficiente per tutta la casa.
- Costo energetico: Se hai accesso a una fonte di combustibile come il gas naturale, il riscaldamento con una caldaia può essere meno costoso rispetto all’utilizzo di climatizzatori alimentati a corrente elettrica. Questo dipende però anche dal costo del combustibile nella tua zona.
- Controllo di zona: Con i termosifoni alimentati a caldaia, è possibile avere un maggiore controllo sulla temperatura in diverse zone della casa, grazie ai termostati indipendenti per ogni radiatore.
Svantaggi:
- Installazione complessa: L’installazione di un sistema di riscaldamento a caldaia richiede solitamente lavori di tubature e collegamenti che possono risultare costosi e complessi.
- Manutenzione: Le caldaie richiedono una regolare manutenzione per garantire il corretto funzionamento e la sicurezza. Ciò può comportare costi aggiuntivi e la necessità di chiamare un professionista per la manutenzione periodica.
- Lentezza nell’ottenere il calore: I termosifoni alimentati a caldaia richiedono del tempo per scaldarsi e riscaldare l’ambiente. Potrebbe essere necessario accenderli con anticipo per raggiungere la temperatura desiderata.
Climatizzatore alimentato a corrente elettrica:
Vantaggi:
- Facilità di installazione: I climatizzatori alimentati a corrente elettrica sono generalmente più facili e veloci da installare rispetto a un sistema di riscaldamento a caldaia. Non è necessario installare tubature o fare collegamenti complessi.
- Controllo della temperatura: I climatizzatori offrono una maggiore flessibilità nel controllo della temperatura, spesso consentendo la regolazione precisa della temperatura desiderata in ogni stanza.
- Riscaldamento rapido: I climatizzatori alimentati a corrente elettrica possono scaldare un’area più rapidamente rispetto ai termosifoni alimentati a caldaia, poiché l’aria calda viene prodotta immediatamente dopo l’accensione.
Svantaggi:
- Costo energetico: L’utilizzo dei climatizzatori alimentati a corrente elettrica per il riscaldamento può comportare un aumento dei costi energetici, specialmente se vengono utilizzati per riscaldare l’intera casa per lunghi periodi di tempo.
- Efficienza energetica: I climatizzatori alimentati a corrente elettrica possono essere meno efficienti dal punto di vista energetico rispetto ai termosifoni alimentati a caldaia. Il riscaldamento elettrico richiede l’utilizzo di energia elettrica, che può avere un impatto più elevato sulle bollette energetiche.
- Limitato controllo di zona: A differenza dei termosifoni alimentati a caldaia, i climatizzatori spesso offrono un controllo meno preciso della temperatura in diverse zone della casa. Potresti dover fare affidamento su unità separate per ottenere il riscaldamento desiderato in stanze diverse.
È importante notare che la scelta dipende anche dalla regione in cui ti trovi e dal clima prevalente. Ad esempio, se vivi in un’area con inverni molto freddi, un sistema di riscaldamento a caldaia potrebbe essere più efficiente e adatto. D’altra parte, se vivi in un’area con inverni più miti, un climatizzatore alimentato a corrente elettrica potrebbe essere una scelta più ragionevole.
Condizionatori consigliati per l’inverno
se state cercando un condizionatore portatile per scaldare il migliore modello è ELECTROLUX CHILLFLEX PRO COLD della rinomata casa svedese che produce anche in Italia nello stabilimento di Forlì. Per farlo funzionare in modalità caldo basta schiacciare sul telecomando il simbolo del condizionatore con il “sole” invece che quello con il “fiocco di neve”.
Se invece volete optare per un modello fisso vi consigliamo, per prestazioni prezzi, il condizionatore HISENSE da 12000 Btu Easy smart con gas R32, molto efficiente e performante.
Quanto costa al giorno l’utilizzo dei condizionatori in pompa di calore per riscaldarsi:
non è facile dare una risposta a questa domanda ma ci proveremo. Sul consumo dei condizionatori d’aria ne abbiamo già parlato. Facendo delle semplificazioni, senza contare l’isolamento della casa, la differenza di temperatura fra esterno ed interno Diciamo che un condizionatore in classe A+ da 9000 Btu in pompa di calore consuma circa 400 watt l’ora. Utilizzandolo per 10 ore al giorno si tratta di 80 centesimi di euro di spesa (abbiamo considerato un costo per 1 Kwh di 20 centesimi, ci siamo tenuti larghi) circa, quindi 24 euro al mese.
Ovviamente uno split da 9000 Btu riscalda una stanza da 20-25 mq, non di più, quindi la spesa va moltiplicata per tutte le unità che abbiamo in casa. I condizionatori però hanno un grande vantaggio. Ci mettono poco a riscaldare un ambiente, bastano 15 minuti, a meno che non ci siano 5 gradi in stanza. Le caldaie per mandare in temperatura una stanza possono aver bisogno anche di una giornata se sono state spente per molto tempo.
Concludendo quindi il condizionatore utilizzato come riscaldamento è da scegliere sicuramente se si hanno i pannelli fotovoltaici e da tenere in considerazione se si può accedere alla tariffa D1 (attenzione a non superare una soglia massima di assorbimento elettrico durante ‘anno) e se è utilizzato congiuntamente alla caldaia o per poche ore durante la giornata. Consigliato assolutamente per le seconde case che si utilizzano poco in inverno, sconsigliato per tutti gli altri casi.
Salve, purtroppo debbo dire come la tariffa D1 non sia prevista per quei condomini che hanno la pompa di calore per il riscaldamento centralizzato. Nel mio stabile ci sono 10 appartamenti e purtoppo non possiamo usufruire della tariffa agevolata. Pensiamo di installare un impianto fotovoltaico da 12 Kw per produrre energia elettrica durante il giorno da utilizzare per alimentare l’impianto in pompa di calore.
ormai essere virtuosi con la corrente elettrica non conviene tanto quanto prima perchè sono aumentati di molto i costi fissi . Per due mesi non ho usato corrente in casa, l’avevo chiusa, mi è arrivata una bolletta di 53 euro per 0 KW di consumo, tutte spese di gestione e tasse. Quindi se avete una seconda casa al mare non mettete caldaia ma condizionatori per scaldare.